Merano WineFestival 2020 “back to the roots”

Sarà giocoforza un’edizione fuori dall’ordinario, ma il Merano
WineFestival non rinuncia al ventinovesimo capitolo della sua storia.
Andrà in scena dal 6 al 10 novembre 2020, con una serie di precauzioni
e regole che garantiranno la sicurezza di tutte le persone coinvolte
senza stravolgere il format tradizionale.


Per la città, e in particolare per il settore turistico e le attività correlate, la
conferma dell’evento è un’iniezione ulteriore di fiducia nell’affrontare
l’epidemia. Lo evidenzia Ingrid Hofer, presidente dell’Azienda di Soggiorno:
«La manifestazione da anni è uno straordinario veicolo per l’immagine di
Merano, con cui condivide il profilo di qualità ed eleganza. Allo stesso tempo
è una risorsa per il sistema ricettivo e per la ristorazione, per i locali e per i
negozi».


La ventinovesima edizione del Merano WineFestival si terrà dunque dal 6 al
10 novembre. «Siamo al lavoro da tempo per organizzare la manifestazione
nel rispetto di tutte le disposizioni di contrasto alla diffusione del virus - spiega
The WineHunter Helmuth Köcher - «senza tuttavia stravolgere il format
tradizionale. Lo slogan di questa edizione è “back to the roots”, un ritorno alle
origini. Rimarremo fedeli a noi stessi nel pieno rispetto della salute e della
sicurezza dei produttori, dei visitatori e dei collaboratori».


La presenza di un centro medico, l’impegno della security e l’organizzazione
studiata nel dettaglio saranno garanzia del rispetto dei protocolli. I ticket
vengono venuti esclusivamente online, evitando così assembramenti e
ottenendo la tracciabilità di ogni biglietto. All’ingresso verrà misurata la
temperatura e negli spostamenti fra gli ambienti e fra i banchi dei produttori
bisognerà indossare la mascherina. Le vie di accesso e di uscita di produttori,
visitatori e collaboratori saranno separate. Per misurare le capienze, e
dunque permettere distanziamenti interpersonali adeguati, sono stati calcolati
5 metri quadrati lordi di superficie a persona. All’interno del Kurhaus si tratta
di 500 persone. Ci sarà una specifica capienza per ogni sala, regolata agli
accessi delle stesse.


«A tutti i produttori – aggiunge Köcher – consiglio di sottoporsi a un test Covid
nel loro luogo di provenienza. In alternativa, gli offriremo la possibilità di
effettuare un tampone rapido a Merano. Tutti i collaboratori saranno
sottoposti a questo tipo di esame».


A differenza di quanto avveniva in passato, il Kurhaus e la tensostruttura sul
Lungopassirio che ospita la GourmetArena non saranno collegati. In tutte le
location gli ingressi potranno essere contingentati. Con il ticket, il visitatore
potrà scegliere se accedere al Kurhaus al mattino e alla GourmetArena e
all’Hotel Terme nel pomeriggio oppure viceversa. Fra le 13.30 e le 14.30 la
manifestazione verrà sospesa per consentire la sanificazione degli ambienti,
per i quali è prevista una costante areazione.


Sono queste le disposizioni più significative di un’organizzazione che ha
sempre dimostrato di curare ogni dettaglio: all’eccellenza dei vini e dei
prodotti gastronomici hanno sempre fatto da specchio l’impegno e la qualità
nell’opera dietro le quinte, fattori che hanno contribuito a scrivere la storia
dell’evento food&wine più glamour al mondo.

Non mi resta che attendere con trepidazione l'inizio della manifestazione.

Ci vediamo a Merano.

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