Il vino è passione, il vino è curiosità, il vino è condivisione.
Avvicinarsi a questo mondo può essere qualche cosa che intimorisce o incuriosisce; tutto dipende da come siamo predisposti ad accogliere le novità.
La prima volta che “assaggiamo” qualche cosa siamo portati immediatamente ad esprimere un giudizio: “Mi Piace” oppure “Non mi Piace”. E così è anche per il vino con una piccola e non banale sfumatura aggiunta; ogni bottiglia è diversa dall’altra, ogni annata è diversa dall’altra, ogni produttore è diverso dall’altro.
E così questa grande varietà ci ha portato a creare diversi approcci per analizzare ed infine classificare il vino.
Al di là delle associazioni che promuovono l’arte della cultura enologica, approcci più divertenti possono stuzzicare e suscitare la curiosità di chi vuole giocare con il vino.
Da qui nasce un nuovo modo per avvicinarsi, con curiosità, alla scoperta dell'arte del vino: il Wine Game.
Un fenomeno che sempre di più viene utilizzato dai wine-bar per attirare nuovi clienti creando un esperienza di acquisto consapevole.
Ma come si può giocare con il vino? Scoprendone le sue caratteristiche ed utilizzando i sensi che abbiamo a disposizione: vista, olfatto e gusto, istintivamente.
Chi riuscirà a trovare più profumi e sapori nei calici assaggiati alla cieca?
Divisi in squadre con un premio finale, o semplicemente per il piacere di imparare giocando e giocare imparando qualche cosa di utile e nuovo.
Stimolare la curiosità, confrontarsi e cercare di essere il migliore ci aiuta a socializzare e a passare una serata diversa dal solito.
© Maurizio Gullotti / GoDrink.it
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