LE REGOLE PER UN BRINDISI PERFETTO

Si fa presto con un calice in mano a dire “cin” o “cheers” o “santè”, ma siamo sicuri di fare il brindisi nel modo giusto? Sì perché alzare i bicchieri e augurarci il meglio sembra il gesto più semplice e libero del mondo ma non è così... Ci sono delle piccole quanto essenziali regole da seguire perché sia svolto nel modo corretto. Ecco, allora, come rendere il vostro prossimo brindisi praticamente perfetto!

A CHI SPETTA IL PRIMO BRINDISI

Per prima cosa freniamo le manie di protagonismo. Il primo brindisi tocca solo al padrone di casa e generalmente durante l’aperitivo. Costui si alzerà in piedi, porterà il calice in alto con la mano destra a favore dei destinatari e poi, riabbassandolo, proferirà parola: niente comizi, un augurio o un breve elogio sono sufficienti. Due dettagli importanti: per attirare l’attenzione dei convitati guai a picchiettare con qualsivoglia genere di posate il bicchiere; aspettare che a tutti sia versato il vino.

BICCHIERE SEMPRE PIENO, VIETATA L’ACQUA

E se è vero che anche gli astemi hanno diritto a brindare, sappiate però che l'acqua è assolutamente bandita durante un brindisi: si dice porti addirittura sfortuna! Allo stesso modo, è vietato brindare con il bicchiere vuoto. Quindi riempiamolo con qualsiasi altra bevanda. Che si sa, il bicchiere è sempre meglio vederlo mezzo pieno.

BRINDISI DI POCHE PAROLE

Il momento clou sta arrivando e qui di errori se ne commettono in quantità. Il galateo suggerisce il silenzio: alziamo i calici, li indirizziamo elegantemente verso l’autore del brindisi e verso gli altri e tacciamo. Al massimo è concesso guardarsi negli occhi. Vi stupirà sapere, quindi, che “cin cin”, “prosit”, “cheers” e tutti gli altri termini abitualmente usati non sono contemplati dal rigido galateo. Così come non è previsto che i bicchieri si tocchino: gesto poco elegante che crea spesso solo molta confusione se i partecipanti al brindisi sono numerosi. Tuttavia, è anche vero che in casa propria ognuno può decidere come meglio comportarsi!

VIA IL TAPPO MA IN SILENZIO

Per l’ultima nota bisogna premere un attimo il tasto rewind e tornare al momento in cui si stappa la bottiglia. I più allegri e festaioli sicuramente amano fare il botto, ma il galateo lo vieta categoricamente. Questa regola risponde non solo ad esigenze di bon ton ma – oseremmo dire- soprattutto al rispetto della bottiglia che stiamo stappando. Il vino merita attenzione. Fare il botto libera troppo velocemente la pressione del vino, rovinando la persistenza del perlage. Ogni regola ha la sua eccezione che in questo caso si chiama Capodanno: il botto a mezzanotte è un rito per scacciare gli spiriti maligni.

Adesso che abbiamo elecanto le regole principali, non ci resta che brindare!

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