Ganevat, Il mito

Jean-François Ganevat è l'erede di molte generazioni di vignaioli e contadini nela Regione dello Jura: la sua famiglia sin dal 1650 coltiva uva ed allevava mucche di razza Montbéliarde per guadagnarsi da vivere. Dal 1976 suo padre si è concentrato solo sul vigneto ed è stato assistito dal giovane Jean-François dal 1982 al 1989; dopo questi sette anni si è trasferito a Beaune alla Scuola Enologica svolgendo l'apprendistato nel prestigioso Domaine Jean-Marc Morey a Chassagne-Montrachet; qui un giovane Jean-François viveva il sogno di lavorare in un rinomato Domaine di Borgogna senza prendere lin consideraizone l'idea di tornare nello Jura. Crescendo le sue esperienze ed aumentando il numero di incontri con persone del calibro di Philippe Pacalet, Barral, Schueller, decise di tornare dalla famiglia e di provare a migliorare e rendere grandi i vini della sua Regione. Era il 1998. Jean-François Ganevat conduce attualmente in Biodinamica una superficievitata di 8.50 Ha, quasi tutti di proprietà (ad eccezione di un ettaro affittato).

Ciò che ha ereditato dal padre erano 6.00 ettari circa di vigneto le cui uve venivano vinificate per il consumo locale di Vin de Table; la sua grande capacità è stata quella di creare piccoli capolavori da vitigni più famosi ed internazionali quali Pinot Nero e Chardonnay ma sopratutto da vitigni tradizionali dello Jura quali Trousseau, Poulsard e Savagnin. Il luogo di Origine è lo Jura, una Regione fresca tra la Borgogna e la Svizzera; qui nel suggestivo borgo di La Combe (appena a sud di Lons-le-Saulnier), Jean-François Ganevat fa vino con la magia ispirata di un alchimista. I vigneti sono sparsi tutt'attorno al Villaggio, hanno composizione di suoli e Terroir differenti che vanno dalle marne rosse a quelle blu, da terreni più calcarei a quelli più argillosi: tutte queste differenze permettono vinificazioni differenti di varietà e tipologie. Attorno alla vigna si possono trovare boschi e pascoli per la produzione del latte Comtè. Il più grande Terroir è Les Chalasses (4Ha) seguito da Les Grandes Teppes (2 Ha) e Grusse en Billat (1.8Ha). Il resto delle piante si trova appena dietro la casa/cantina. In vigna la Metodologia Biodinamica (aerazione del suolo, infusi di erbe, composti naturali, colture di copertura, di impianto in conformità con il calendario lunare) è utilizzata per stimolare il sistema immunitario naturale della vite. In cantina la vinificazione dei bianchi prevede la fermentazione del grappolo intero, nessun travaso del mosto, lo svolgimento della fermentazione malolattica, nessuna aggiunta di So2 durante la vinificazione se non un un tocco al momento dell'imbottigliamento. L'affinamento avviene in botti da 300 e 400 litri nonchè in barili da 228 litri. Le uve rosse vengono diraspate interamente e vinificate con il grappolo intero ed affinano un anno in botti di rovere piccolo. I Vin de France "J'en Veux" sono composti da una miscela di 18 diverse varietà autoctone rosse e bianche dello Jura: Corbeau, Gueuche, Portugais Bleu, Gouais, Beclan, Petit Beclan, Argant, Seyve-Villard, la vinificazione avviene per singole varietà senza follature e rimontaggi. I Vin de France "SUL Q" sono una sorta di "Selection des grains nobles" di Savagnin che non possono essere chiamati SGN in quanto non ufficialmente riconosciuti nello Jura. I Macvin du Jura sono composti da 2/3 di mosto fermentato di Savagnin di una determinata annata ed 1/3 di vini di vecchie annate; i Savagnin Cuvèe Prestige sono realizzati con uno stile ossidativo, il vino rimane sous voile per 48 mesi in demi-muid.

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